giovedì 15 ottobre 2015

EuroVolleyM: Italia batte Russia 3-0

La migliore Italia vista all'Europeo e una delle migliori degli ultimi anni; non si può partire da una considerazione diversa per commentare la prestazione eccezionale alla quale gli Azzurri hanno dato corpo stasera nel quarto di finale contro la Russia, letteralmente asfaltata nel corso dei tre set. I ragazzi di Blengini sono stati praticamente perfetti in ogni fondamentale, l'approccio è stato quello giusto e non si sono mai disuniti quando i russi hanno provato a reagire e a farsi sotto. L'intensità e l'energia messa in campo è stata straordinaria e ha spiazzato i russi ai quali non è stata mai concessa una pausa. Lanza non ha sofferto in ricezione, Giannelli è stato sublime a muro e nell'innescare Zaytsev e Juantorena, Piano e Buti sono stati molto incisivi a muro e Colaci è stato miracoloso in difesa.
Blengini decide di partire con l'ormai consueto sestetto: diagonale Giannelli/ Zaytsev, Juantorena e Lanza in banda, Piano e Buti centrali e Colaci libero.
Primo set: si parte subito con due azioni lunghe che esaltano le due difese, Giannelli realizza subito un ace e anche Juantorena risponde subito presente. I russi appaiono fallosi sia al servizio, che in attacco e anche sotto rete. L'Italia riesce ad andare sul 6-3 ma la Russia si rifa sotto con Kliuka e Sivozhelez, poi un check a nostro favore porta gli Azzurri sul 7-5 e ancora sull'8-5 al primo time out tecnico. E' il turno di Zaytsev in battuta e la ricezione russa va in difficoltà. Muserskiy continua a sbagliare a servizio, Giannelli stampa un murone dopo due grandi difese italiane e porta l'Italia sull'11-6. Prova a reagire la Russia ma è troppo fallosa e l'Italia vola sul 13-8. Juantorena con un grande contrattacco porta l'Italia sul 15-9, un primo tempo di Buti porta l'Italia sul 16-10 al secondo time out tecnico. Da qui comincia un monologo azzurro con un turno in battuta di Juantorena devastante, con difese straordinarie di tutti gli Azzurri e un attacco fluido aiutato anche da qualche errore russo, fino al muro di Zaytsev che porta l'Italia sul 20-10. A questo punto l'Italia si rilassa troppo, cala l'intensità e la prontezza in copertura e la Russia si avvicina prima fino al 21-15, poi fino al 23-17. Sul 24-17 sembra fatta, ma qualche errore azzurro di troppo e un Kliuka mai domo portano la Russia sul 24-20. Per fortuna i russi sbagliano al servizio e l'Italia porta a casa il primo set. Fase centrale scintillante, da rivedere la parte finale; per fortuna il vantaggio era considerevole.
Secondo set: Parte forte l'Italia che va avanti 3-1, ma Kliuka, un errore in battuta e un Lanza bloccato in attacco permettono alla Russia di passare avanti 5-4. Lanza si sblocca e Zaytsev e Juantorena con un'ottima difesa e un grande attacco riportano avanti l'Italia. Zaytsev è incontenibile e ci porta avanti 8-6 al primo time out tecnico, poi realizza due aces di fila e siamo 10-6. Lanza mette un altro punto a referto, la Russia continua ad essere fallosa anche se sta letteralmente bombardando gli Azzurri che però tengono bene in ricezione e Juantorena concretizza mettendo a terra il 13-9.L'Italia difende tutto, Kliuka è l'unico in palla della Russia e prova a riportare sotto i suoi, ma deve forzare tantissimo e un suo errore manda l'Italia avanti 16-12 al secondo time out tecnico. La Russia continua a commettere molti errori, ma riesce ad avvicinarsi sul 18-15; poi si scatenano in serie Juantorena, Zaytsev e Giannelli il quale dopo una grandissima difesa di Zaytsev piazza un tocco di seconda vincente per il 21-15. Poletaev riporta i russi sul -4 ma Zaytsev ristabilisce le distanze, poi gli errori russi fanno il resto e un primo tempo di Buti chiude il set 25-19.
Terzo set: Parte forte l'Italia subito avanti 3-0. Muserskiy continua a sbagliare di tutto, ma Lanza reagisce molto bene in attacco e risponde colpo su colpo a Kliuka con tre attacchi consecutivi che mandano gli Azzurri avanti 8-5 al primo time out tecnico. Ancora errori russi al servizio, non così Piano che manda in crisi la ricezione russa e permette a Juantorena di attaccare ancora sul 10-6; Buti ci fa volare sul 12-8 dopo un primo tempo finalmente vincente di Muserskiy, ma i russi persistono negli errori e Juantorena ci fa volare sul 15-8 e ancora Lanza fa arrivare gli Azzurri avanti al secondo time out tecnico 16-9. Kliuka sbaglia ancora in battuta, non Zaytsev che fa 18-10. La Russia reagisce con due aces di Vlasov, e Muserskiy con un primo tempo porta la Russia sul 19-14. Blengini chiama time out per tenere alta l'attenzione, gli Azzurri faticano in ricezione ora, ma Zaytsev e Juantorena non tremano di fronte ai colpi di uno scatenato Muserskiy e di Vlasov che riportano la Russia sul 21-18. A questo punto sale in cattedra Zaytsev prima, e poi Juantorena che dopo una gran difesa azzurra serve in palleggio rovesciato Lanza che gioca un mani out per il 23-18. Lo stesso Lanza ci regala il match point che Zaytsev trasforma per il 25-19.
Serata perfetta per l'Italia, che ritrova in pieno tutte quelle certezze perse dopo il 2-0 sulla Francia, e in parte riacquistate nella partita di ieri contro la Finlandia. Stasera l'attacco ha funzionato perfettamente, e la difesa ha sofferto meno in ricezione: ottimo anche il muro e si sono visti pure più primi tempi per i centrali. La ricostruzione del gioco è stata molto buona, poi non è da tutti avere dei fuoriclasse come Zaytsev e Juantorena che sono in grado di palleggiare come se fossero alzatori.
Ora si va a Sofia in Bulgaria a giocare la semifinale contro la sorpresa del torneo: la Slovenia di Andrea Giani, capace di sconfiggere la Polonia campione del mondo. Di sicuro non sarà una partita facile, ma se la concentrazione, la voglia di vincere, l'intensità e lo spirito di squadra saranno quelli di stasera, ci sarà da divertirsi sognando una medaglia.

EuroVolleyM: è grande Italia alla caccia delle medaglie

La World Cup e la qualificazione olimpica non sono stati un fuoco di paglia casuale; la Nazionale di volley maschile si è ritrovata davvero e continua a confermare il trend positivo anche a questo Campionato Europeo, migliorandosi partita dopo partita.
Grande merito va al Commissario Tecnico Gianlorenzo Blengini: subentrato a Berruto dopo il disastro nella Final Six della World League, ha creduto fermamente nelle possibilità di questo gruppo, infondendo tranquillità e unità d'intenti e ripartendo da alcuni punti fermi: Zaytsev opposto, Giannelli palleggiatore titolare ( grado guadagnato sul campo), inserimento di Juantorena in banda insieme a Lanza, Colaci libero e giocatori come Vettori e Rossini consci del proprio ruolo e di avere la possibilità di ritagliarsi comunque un ruolo importante. Stabilito questo, il gruppo si è ricompattato prima davanti l'obiettivo della qualificazione olimpica, ora davanti a quello dell'Europeo; si è liberato da tutte quelle paure e nervosismi che avevano tarpato le ali agli Azzurri nella World League. Soprattutto ha ritrovato il piacere di giocare insieme, aiutandosi a vicenda nella fase di copertura e ricostruzione e poi liberando tutto l'enorme potenziale in attacco.
La World Cup è stata una bella impresa, l'Europeo è il banco di prova di questa nuova Italia. Il girone viveva dello scontro diretto con la Francia: era chiaro infatti come Estonia e Croazia non fossero avversari molto probanti. Gli Azzurri hanno affrontato i match contro estoni e croati con il giusto approccio, vincendo facilmente, ma dando comunque l'impressione di avere margine di miglioramento, soprattutto da un punto di vista della continuità. Quando Zaytsev in attacco e in battuta va in modalità "on fire", quando Juantorena unisce attacco, ricezione e servizio, Giannelli spinge palloni puliti da distribuire alle sue bocche di fuoco, quando il muro con Buti e Piano funziona bene e c'è intensità in copertura e in ricostruzione, non ce n'è stato per nessuno; quando gli Azzurri si sono rilassati un pochino, anche estoni e croati si sono fatti sotto. 
Il match con la Francia ha rappresentato il classico caso nel quale una sconfitta può fare bene. Difficile accettare di perdere al quinto set dopo essere stati avanti 2 set a 0: dopo due set perfetti, forse gli Azzurri pensavano che la Francia potesse mollare già al terzo, invece hanno subito la rimonta blues che ha instillato dubbi e vecchie paure. Di certo è stato il momento più difficile della gestione Blengini: erano diverse partite che l'Italia era in serie positiva, e perdere così, proprio nella partita più importante del girone, poteva essere un contraccolpo psicologico negativo per il prosieguo del torneo, tanto più che il playoff per i quarti sarebbe stato contro la Finlandia, la nostra nemesi delle ultime manifestazioni internazionali. Blengini non ha perso la calma e la fiducia nei suoi uomini, confermando il sestetto sul quale ha puntato fin dall'inizio. Gli Azzurri hanno reagito alla grande, quel tie break con la Francia deve aver fatto scattare un ulteriore molla nel gruppo. Il match con la Finlandia è stato più difficile di quanto dica il risultato, proprio perchè c'era qualche scoria francese da smaltire, vedasi i problemi in ricezione soprattutto di Lanza; ma gli Azzurri non hanno mai sbagliato l'approccio ai set, dimostrando di saper soffrire e appoggiandosi ai loro leaders tecnici che hanno trascinato tutto il gruppo: Zaytsev, JuantorenaGiannelli sono stati eccezionali, ma anche Buti e Piano sono stati importanti e Colaci è cresciuto di partita in partita. Lo stesso Lanza ha avuto una grande reazione e superate le sue difficoltà con la Finlandia, è tornato ad essere importante in attacco e prezioso in ricezione. 
Questo dimostra che il gruppo è unito ed è stato presupposto fondamentale per il capolavoro messo in scena nei quarti di finale contro la Russia campione in carica, che aveva già battuto una squadra come la Serbia. Mercoledì abbiamo assistito a una delle partite più belle della Nazionale di volley maschile. Nella cornice straordinaria del palazzetto di Busto Arsizio l'Italia ha annichilito la Russia con una pestazione superlativa sotto tutti i punti di vista. Gli attacchi di Zaytsev e Juantorena, molti di grande fattura tecnica, la regia sicura di Giannelli a volte coadiuvato persino da Zaytsev e Juantorena, Colaci in versione muro di gomma, il cuore e la grinta di Buti e Piano e Lanza capace di mettere grande pressione in attacco con alcune diagonali incredibili e i suoi mani fuori, hanno spiazzato i russi. Ha colpito l'intensità in fase di copertura e ricostruzione di gioco, gli Azzurri sembravano un meccanismo perfetto e inarrestabile, che non tremava di fronte alle bordate russe; stavolta non si sono fermati dopo il 2-0 ma hanno continuato a spingere sulll'acceleratore, segno che la Francia è stata metabolizzata nel modo giusto ed è servita da lezione e stimolo per migliorarsi e far sì che quell'errore non si ripeta. Che bello vedere gli Azzurri parlarsi continuamente e festeggiare uniti dopo ogni punto, che bello il giro di campo di Zaytsev seguito da tutti gli Azzurri a fine partita; da qui si riparte per Sofia, con la convinzione che gli Azzurri avranno la voglia e la fame di dar seguito al capolavoro russo per prendersi una medaglia e chissà, magari il titolo continentale che manca dal 2005.

martedì 6 ottobre 2015

Campionato Europeo di volley maschile: l'Italia ai raggi X

Venerdì 9 Ottobre prenderà il via il Campionato Europeo di volley maschile che si svolgerà in Italia Bulgaria e vede gli Azzurri di Blengini sorteggiati nel girone B insieme a Francia, Croazia ed Estonia. Le partite del girone si svolgeranno a Torino.
Dopo lo splendido, e per certi versi inaspettato, secondo posto nella World Cup che ha consentito all'Italvolley di conquistare il pass olimpico per Rio2016, il ct Blengini giustamente ha deciso di confermare tutti i 14 atleti selezionati per la fase finale della World Cup in Giappone; non avrebbe avuto senso cambiare proprio ora che il gruppo sembra aver trovato un ottimo equilibrio dopo i tormenti estivi che avevano portato alla cacciata di tre Azzurri dal ritiro in Brasile e alle dimissioni del ct Berruto.
L'Italia riparte dalle certezze inculcate da Blengini, il quale ha risolto alcuni equivoci: ad esempio il ruolo di Zaytsev, che Berruto voleva riportare in banda senza però avere la piena convinzione del giocatore visto che avrebbe giocato in un ruolo diverso da quello ricoperto nel club. Blengini ha deciso di schierare Zaytsev come opposto anche in Nazionale, sfruttando l'ingresso nel gruppo azzurro di un campione come Juantorena in banda, al quale si affianca un positivo Lanza. Non a caso con quest'assetto nella World Cup Zaytsev ha vinto il premio di Miglior Opposto e Juantorena quello di MIglior Schiacciatore. Altra decisione importante presa è stata quella sul palleggiatore: la scelta è quella di affidarsi e di cavalcare l'onda dell'esplosione di Giannelli, senza creare un dualismo con altri palleggiatori di pari livello ma che magari non avrebbero accettato sempre serenamente l'idea di partire dietro a un diciottenne, e di affiancargli un fedelissimo di Blengini: Daniele Sottile, elemento di esperienza e di sicuro affidamento, allenato da Blengini a Latina, che può portare ordine e praticità laddove ce ne fosse bisogno.
Liberatasi di questi equivoci, che avevano contribuito a minare la serenità e l'unità del gruppo, l'Italia ha disputato, come detto, una strepitosa World Cup e si candida ad essere una delle protagoniste anche di questo Europeo; tanto più che nella fase a gironi a Torino potrà contare sull'appoggio del pubblico italiano, e si è appena visto in Olanda con il femminile quanto può essere decisivo l'ambiente che si crea e che prova a spingere la squadra. Gli Azzurri quando giocano in casa sanno come trascinare il pubblico con le loro giocate spettacolari, ed anche questo gruppo ha già dimostrato esere capace di infiammare le folle. Dando una visione d'insieme, oltre ai già citati giocatori, si nota come sia sempre presente l'idea di duttilità dei giocatori per poter variare il gioco: non è da tutti poter schierare la coppia Zaytsev-Juantorena, ma non bisogna dimenticarsi di Vettori, Sabbi e Antonov che potendo essere schierati sia in banda ( con più di qualche rischio) che come opposti regalano alternative al ct e la possibilità di variare assetto. Vediamo nello specifico la rosa.
Palleggiatori: Simone Giannelli, Daniele Sottile -  Come detto, Giannelli è letteralmente esploso questa stagione, buttato nella mischia da Stoychev a Trento senza paura, e lui lo ha ripagato conquistandosi il posto da titolare con giocate spettacolari e una lucidità e maturità che sorprendono visto che ha solo diciotto anni. Sembra davvero un predestinato, e anche in Nazionale durante l'estate, è entrato pian piano nelle rotazioni fino a farsi preferire ai titolari e, dunque, a non uscirne più. Giusto puntare su di lui, e giusto affiancargli un uomo di esperienza come Sottile, che magari non sarà fenomeno come Giannelli, ma ha dalla sua l'esperienza, la solidità e il fatto di conoscere alla perfezione il gioco di Blengini, tutto questo senza minare gli equilibri di gruppo. Si rivelerà molto utile per far tirare il fiato a Giannelli.
Opposti: Ivan Zaytsev, Luca Vettori, Giulio Sabbi - Lo Zar uno dei nostri uomini di punta sia da un punto di vista tecnico, che di leadership,  che d'immagine, naturalmente si candida a partire titolare. Ormai è certificato che anche in Nazionale ricoprirà questo ruolo, dove d'altronde ha espresso tutto il suo enorme potenziale in attacco. Quando è al massimo è un martello inarrestabile, capace di mettere giù un'infinità di palloni, e di essere letale al servizio. E' un trascinatore e non ha paura di caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno. A fianco a lui ci sono due elementi di sicuro affidamento come Vettori e Sabbi. Soprattutto durante il periodo dell'infortunio di Zaytsev, Vettori aveva sfoderato delle prestazioni importanti, tanto da convincere Berruto a tentare di reimpostare Zaytsev da posto 4 per non sacrificarlo. Blengini è tornato indietro, ma Vettori come anche Sabbi, sono delle alternative importanti sia per cambiare assetto durante il match, sia per dare riposo a Zaytsev, vista la concentrazione di gare del torneo.
Schiacciatori: Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Oleg Antonov, Jacopo Massari - Nel sestetto a partire titolari saranno Juantorena e Lanza. Juantorena non ha bisogno di presentazioni, è un campione assoluto che ha vinto praticamente tutto, e il fatto di essersi reso convocabile per la Nazionale ha aggiunto tantissimo a questo gruppo, perchè abbiamo trovato un grandissimo attaccante in posto 4 che però riesce a dare anche il suo contributo in fase difensiva. Soprattutto aggiunge imprevedibilità al nostro gioco, dato che il palleggiatore ha la possibilità di avere tante opzioni di livello in atacco e non affidarsi esclusivamente all'oppposto, o spingere troppo sui primi tempi. Lanza sa farsi trovare pronto in attacco ma dà grande equilibrio in fase difensiva e soprattutto è un valore aggiunto in ricezione. Attenzione anche a Massari ed Antonov che non sono di livello inferiore agli altri, anzi possono rivelarsi importanti a gara in corso: Massari per il suo servizio, Antonov per regalare alternative in attacco e per far rifiatare Juantorena.
Centrali: Matteo Piano, Simone Buti, Simone Anzani - Il reparto centrali dell'Italia è ben assortito e di livello assoluto. Tutti sono molto incisivi a muro e li abbiamo visti molto integrati nel gioco e nelle dinamiche di squadra. A partire titolari saranno Piano, probabilmente il più talentuoso dei tre, e Buti, uno dei leader del gruppo vista la sua promozione a capitano dopo l'infortunio di Birarelli. Piano ha un grande potenziale, ed è cresciuto tantissimo dagli inizi della sua esperienza in Nazionale. Buti, con la sua esperienza sa sempre come farsi trovare pronto. A far rifiatarli ci penserà Anzani, il più giovane dei tre, ma anche lui con un buon potenziale e che ha dimostrato di poter fare il suo ogni volta che è stato chiamato in campo.
Liberi: Massimo Colaci, Salvatore Rossini - Nel ruolo di libero Blengini ha sol l'imbarazzo della scelta perchè può contare su due elementi di grande valore. A partire titolare dovrebbe essere Colaci: nell'ultima stagione è cresciuto tantissimo, ed anche in Nazionale ha confermato tutti i suoi progressi. Ha disputato una World Cup straordinaria, salvando anche ciò che era impossibile salvare; impossibile tenerlo fuori con questo stato di forma. Ma a fianco a lui c'è Rossini che Blengini conosce benissimo per averlo avuto a Latina, e che ha una grande esperienza in Nazionale: se mai ce ne dovesse essere bisogno non farà rimpiangere Colaci perchè il suo livello non è certo inferiore a quello del compagno.
Blengini ha confermato un gruppo che ha già ottenuto  un risultato importante e che è chiamato a proseguire la strada intrapresa in Giappone. Il livello è molto alto in tutti i ruoli, e abbiamo delle eccellenze del volley mondiale come Zaytsev, Juantorena, Giannelli, che possono davvero far sognare il volley azzurro. Soprattutto il gruppo sembra unito e senza spaccature interne, e tutti hanno dimostrato di poter dare il proprio contributo. Il girone con Francia, Croazia ed Estonia è certamente alla portata degli Azzurri, e per il primo posto che dà accesso diretto ai quarti di finale, sarà decisivo il match con la Francia che sembra l'avversaria più temibile del girone. Visti gli ultimi risultati si può essere molto fiduciosi. In bocca al lupo Azzurri!

venerdì 2 ottobre 2015

EurovolleyW: bilancio e prospettive dell'Italia

Il giorno dopo l'eliminazione dall'Europeo non è ancora passata l'amarezza per quel che poteva essere e non è stato.
Per dirla con Bonitta, "il bilancio non può certo essere positivo", eppure nonostante questo dato di fatto, è difficile trovare grandi colpe da imputare al gruppo. L'Italia aveva l'obiettivo di entrare nelle prime quattro, e non ce l'ha fatta. Partendo da qui, non si può non commentare l'Europeo dell'Italia senza individuare lo spartiacque netto della competizione per l'Italia: la partita contro l'Olanda. Prima del match contro le olandesi sono arrivate due vittorie con Polonia e Slovenia, tutto sommato convincenti, dove si sono evidenziati i nostri punti di forza, ossia il gioco fluido e produttivo in attacco e buona difesa a muro e in fase di ricostruzione del gioco. E' emersa in queste partite però anche una certa discontinuità nel gioco, un servizio troppo altalenante e alcuni cali di tensione uniti ad una fretta di chiudere subito gli scambi senza avere pazienza se il pallone non cadeva subito nella metà campo avversaria. Il set perso con la Polonia e soprattutto il set regalato alla Slovenia ne sono stati la prova, e a posteriori, si sono dimostrati sintomi di qualcosa ancora da registrare piuttosto che singoli episodi destinati a svanire nel corso della competizione. I campanelli d'allarme suonati contro Polonia e Slovenia si sono manifestati nella loro interezza nel match contro l'Olanda: era uno spareggio per il primo posto nel girone che avrebbe dato l'accesso diretto ai quarti di finale e un giorno di riposo in più. Azzurre completamente travolte dalle Olandesi e incapaci di reagire alla situazione ambientale ( l'Olanda giocava in casa davanti ai propri tifosi) e di organizzare una reazione lucida e produttiva nonostante l'impegno profuso; Azzurre che sono sembrate in difficoltà, prima ancora che sotto l'aspetto tecnico, proprio sotto l'aspetto mentale che inevitabilmente ha condizionato anche il primo.
Questo deve essere il rimpianto più grande: è bastata un'unica partita sbagliata, e l'Italia è finita agli spareggi e nella parte di tabellone più difficile vista la presenza di Russia e Serbia. Errore che in una competizione serrata come l'Europeo costa carissimo. Di contro c'è che la partita contro l'Olanda prodotto una grande reazione di tutto il gruppo azzurro, che ha riscoperto tutte le sue qualità e le ha messe in campo tutte insieme e con continuità.
Nell'ottavo di finale con la Croazia ( vinto 3-0) e nel quarto con la Russia si è rivista l'Italia del Mondiale, quella che lotta sempre, che difende forte e attacca bene, con unità e lucidità, l'Italia dei sorrisi e della convinzione di poter recuperare e ribaltare ogni situazione. La partita con la Russia è stata fantastica e le Azzurre se la sono giocata alla pari contro le campionesse in carica, riducendo di tanto, ma non del tutto, gli errori già visti nelle prime due partite. I rimpianti aumentano perchè l'Italia è stata eliminata nella sua partita migliore, e perchè la squadra ha dimostrato di essere in crescita e di aver imparato al meglio la lezione olandese. Questo dimostra che anche le scelte del ct Bonitta non erano sbagliate, solo c'è da lavorare molto su alcuni aspetti per far volare questo gruppo che merita molto di più di quanto ottenuto finora. E' vero che l'obiettivo non è stato centrato, ma non è il momento di mettere in discussione Bonitta; di certo il cambio di diagonale nel momento decisivo del 4^set con la Russia non ha convinto, ma è una caratteristica del ct ruotare molto le sue atlete anche se questa mossa si è rivelata controproducente. Si potrebbe osservare che sarebbe stato meglio affiancare alla Lo Bianco un'altra palleggiatrice più esperta come la Signorile o magari la Ferretti, ma Malinov ha disputato un'estate importante con la Nazionale A e meritava la convocazione; tanto più che lei, a soli 18 anni, è il futuro della Nazionale nel ruolo e questa esperienza le servirà tantissimo per crescere ancora. Credo sia stato fatto un ragionamento sul lungo termine che mi sento di condividere. Il ct ha portato il gruppo migliore che potesse esserci: un giusto mix di esperienza e gioventù. Certo ci sono state esclusioni eccellenti e dolorose come quella di Carolina Costagrande. Tutte si sono messe in buona luce; tutte le centrali hanno giocato bene, Lo Bianco e De Gennaro idem, Lucia Bosetti e Del Core sono andate in crescendo, forse ci si poteva aspettare qualcosa in più da Sorokaite e Tirozzi e Diouf pur con numeri importanti non è apparsa sempre continua. Ma è da loro che si deve ripartire. Certamente ci sono molte atlete che possono e devono ambire alla maglia azzurra: a Bonitta il compito di individuare chi può arricchire questo gruppo. In fondo c'è un nucleo di 25-30 atlete dal quale attingere: oltre alle convocate per l'Europeo, penso ad Alessia Gennari che senza infortunio sarebbe stata nella lista delle convocate. Bonitta dovrà valutare la situazione della Piccinini e della Costagrande, ma anche della Ortolani, della Ferretti e della Signorile: anche loro potrebbero tornare utili alla causa azzurra. Rimanendo alle convocate europee Diouf, Chirichella, Sorokaite e Caterina Bosetti hanno un grande potenziale e possono migliorare ancora data la loro giovane età. Non bisogna dimenticarsi poi delle Azzurre delle Nazionali Under e del Club Italia che sono molto talentuose e stanno facendo benissimo come la Orro, la Egonu, la Bonifacio, la stessa Malinov; e di altre giovani pallavoliste che si stanno mettendo in luce nel nostro campionato e penso a Sylla, Pisani, Melandri.
In definitiva la base da cui ripartire c'è già, è molto buona ed è suscettibile di essere migliorata ancora soprattutto nel lungo periodo. Nel frattempo c'è da metabolizzare ed imparare la lezione europea: lezione che sembra essere stata già recepita dalle Azzurre ma che andrà verificata e rafforzata nel prossimo futuro, che si chiama Torneo Preolimpico.
C'è infatti un'Olimpiade da conquistare e, se si vorrà ottenere il pass per Rio2016 la squadra dovrà giocare sempre con lo spirito visto contro Croazia  e Russia, sfruttando appieno le proprie qualità e limitando gli errori, senza potersi permettere il minimo sbandamento che potrebbe rivelarsi letale per le ambizioni azzurre. Sarà un torneo dalle mille insidie, ma si deve guardare con fiducia a questo appuntamento: non manca molto a questo gruppo per diventare grande e raggiungere l'Olimpiade passando per le forche caudine di un torneo insidioso come il preolimpico  può essere l'occasione per dimostrarlo.

giovedì 1 ottobre 2015

EuroVolley femminile: Russia batte Italia 3-1 e vola in semifinale. Svanisce il sogno azzurro

La Nazionale di volley femminile è fuori dall'Europeo. Le Azzurre si sono dovute arrendere alla Russia che ha vinto per 3-1 ed accede così alla semifinale. Davvero difficile commentare questo match dalle emozioni  forti e che è stato il migliore giocato dalle Azzurre sotto ogni punto di vista. Oggi si è perso davvero per dettagli, qualche episodio controverso e anche un po di sfortuna.
Bonitta decide di partire con la diagonale Lo Bianco/Diouf, le sorelle Bosetti in banda, Guiggi e Chirichella centrali e De Gennaro libero.
Primo set che vede un ottimo avvio dell'Italia con Lucia Bosetti, Diouf e Chirichella. La Russia non si scompone e inizia un duello punto a punto che vede l'Italia andare al time out tecnico avanti 8-6 dopo un paio di check chiamati da ambo le parti e le proteste di Marichev ( una costante del match) che spezzettano molto il gioco. Dopo il time out l'Italia esprime un grande volley e con Lucia Bosetti e i muri di Guiggi e Chirichella si porta sul 16-11. L'Italia è incisiva al servizio e così facendo mette in crisi la ricezione russa che attacca in maniera prevedibile trovando il nostro muro sempre pronto. A questo punto la Russia riesce a reagire iniziando a sfruttare il loro muro molto alto che blocca gli attacchi delle Azzurre, e anche Kosheleva inizia a carburare. Si ritorna punto a punto con l'Italia che riesce a trovare un altro break subito recuperato dalle russe. Caterina Bosetti appare un po in difficoltà a trovare le giuste soluzioni offensive contro il muro russo e il suo servizio sbagliato regala ancora la parità alla Russia sul 22-22. Ora è la Russia a trovare un break che la porta a due set point, ma un check contestato dal ct russo e un ace di Chirichella mandano il set ai vantaggi. Qui inizia una battaglia furibonda con l'Italia capace di annullare ancora altri set point alla Russia, fino ad arrivare sul 27 pari quando una chiamata arbitrale totalmente errata chiama caduta nel nostro campo una palla che invece non lo era; le Azzurre riescono a pareggiare ancora, poi Fetisova e Kosheleva trovano i due punti che danno il set alla Russia.
Nel secondo set l'Italia trova subito una buona reazione e parte forte con i muri di Guiggi e i buoni servizi di Chirichella, seguiti ancora da una Lucia Bosetti ispirata in attacco e due fast spettacolari di Guiggi, davvero scatenata; entra Del Core per Caterina Bosetti e si fa subito sentire in attacco e a muro, dove continua a dire la sua anche la Chirichella, la quale ci fa volare sul 14-7. L'Italia gioca benissimo e riesce a imbrigliare l'attacco russo che inizia a provare soluzioni improbabili. La Diouf porta l'Italia sul 18-8 ma a questo punto la Russia riesce a trovare una grande reazione con Goncharova, Kosheleva, e un ace di Fetisova porta la Russia sul 19-23. Ci pensano Lucia Bosetti e Diouf a chiudere il set sul 25-20. 
Il terzo set vede una partenza sprint della Russia che vola sul 4-1 e sull'8-5 al primo time out tecnico spinta dai colpi di Kosheleva e Goncharova. L'Italia però non molla e reagisce al momento di difficoltà e pian piano trova la rimonta con i muri e le fast di Chirichella, gli attacchi sapienti di Del Core e il contributo di Nadia Centoni, entrata al posto di una Valentina Diouf non sempre precisa in attacco in questo parziale. L'Italia riesce a portarsi in  vantaggio sul 15-13, sfoderando un grande carattere, ma ancora la Russia riesce a recuperare e a portarsi in parità, approfittando di qualche errore in attacco per cercare di aggirare il fortissimo muro russo. Kosheleva, Fetisova, Goncharova riportano avanti la Russia, ma l'Italia reagisce e Del Core con due grandissimi attacchi, uno con pallonetto e un altro in diagonale riporta avanti l'Italia sul 23-22. Non basta perchè la Russia approfitta di un errore di Del Core e di un muro subito dalla Chirichella che produce una inascoltata richiesta di check dell'Italia per possibile invasione russa; l'ace russo per il 25-23 è l'ultima beffa di un set che lascia l'amaro in bocca visto come si è sviluppato.
Nel quarto set la Russia parte forte e prova a scappare sul 3-1, ma Lucia Bosetti e una positiva Centoni portano l'Italia avanti 4-3. Al primo time out tecnico si arriva sull'8-7 Russia frutto dei colpi di Kosheleva in attacco e Fetisova a muro. In uscita dal time out è buio pesto per l'Italia che commette invasione a rete e lascia cadere un palleggio di seconda sul 10-7. Chirichella e Del Core riportano a -1 l'Italia, ma nell'azione successiva gli arbitri non fischiano un fallo sul terzo tocco russo e Centoni viene murata. A questo punto Bonitta cambia la diagonale, ma la mossa si rivela infruttuosa: Malinov sbaglia il servizio e la Diouf viene murata consentendo alla Russia di andare 16-12. E' la svolta del set,  l'Italia si inceppa in attacco dove non riesce a trovare soluzioni produttive contro il muro russo subendo muri anche sfortunati, come ad esempio un muro russo che ferma la palla sul nastro e questa cade nella metà campo azzurra. Chirichella, Centoni e Del Core provano ricucire fino al 19-17, e poi fino al 21-20, ma la Russia non trema e con Kosheleva e Goncharova, più il muro, trova il 25-20 che le permette di vincere set e partita e andare in semifinale.
Per l'Italia una grande amarezza giocare la miglior partita dell'Europeo e venire eliminata; oggi è difficile trovare dei peccati capitali da ascrivere alle nostre Azzurre. L'atteggiamento è sempre stato quello giusto, le ragazze non hanno mai mollato e la voglia di andare a riprendere i set anche nei momenti in cui sembravano compromessi ne è la prova. Tecnicamente le Azzurre hanno fatto quello che dovevano fare: gli errori al servizio sono stati meno evidenti rispetto alla partita con l'Olanda, il muro ha funzionato e anche la difesa in ricostruzione è stata positiva. Il problema è che le russe riuscivano ad attaccare palloni veloci ad altezze siderali che si traducevano in colpi oggettivamente quasi impossibili da difendere; quando le Azzurre sono state capaci di mettere in crisi la loro ricezione impedendo alla palleggiatrice di organizzare l'attacco in questa maniera ne uscivano attacchi prevedibili che il nostro muro è stato bravo ad intercettare. Di contro il nostro attacco ha sofferto l'altissimo muro russo: inutile insistere troppo con il pallonetto ed inutile continuare ad attaccare alto sul muro visto che il risultato era quasi sempre quello di vedersi stampare una murata in faccia; bisognava provare con diagonali strette, o, in alcuni casi, con parallele molto strette, cosa che Del Core e Centoni sono state in grado di fare esponendosi però a qualche errore di imprecisione che non poteva non essere messo in preventivo. Non ha convinto la mossa di Bonitta nel 4^set di cambiare la diagonale in un momento in cui la squadra tutto sommato stava girando e stava recuperando: l'ingresso di Malinov e Diouf purtroppo non ha portato gli effetti sperati e ha contribuito a scavare quel buco che è risultato poi decisivo nell'economia del set e del match. Il ct conosce meglio di tutti le sue giocatrici ed avrà avuto i suoi buoni motivi ma stavolta ci ha lasciato molto perplessi: perchè togliere certezze alla squadra proprio nel momento decisivo del set?
Tolti questi punti critici non si può davvero rimproverare null'altro all'Italia: Guiggi e Chirichella hanno inciso tanto con i loro muri e i loro primi tempi, De Gennaro è stata ottima, Diouf almeno all'inizio ha fatto il suo prima di venire imbrigliata dal muro russo, ma chi le è subentrata ( Centoni ) ha fatto bene; Del Core e Lucia Bosetti ci hanno dato tanto sia in fase difensiva che in attacco. Davvero oggi si è perso per dei dettagli, che appena individuati dallo staff tecnico potranno far crescere questo gruppo ancora di più, soprattutto in vista del torneo pre- olimpico di gennaio. 
Alla fine credo che il rimpianto e il rimprovero che questa Nazionale può farsi non sta nella partita di oggi, ma in quella di lunedì con l'Olanda. Se il match di oggi è apparso alla portata delle Azzurre, con queste ultime che se la sono giocata fino alla fine con le campionesse d'Europa russe, a maggior ragione lo era quello contro l'Olanda. Se le Azzurre avessero avuto lo stesso approccio di oggi, se avessero avuto la stessa voglia di non mollare mai e di recuperare anche le situazioni più disperate forse non avrebbero perso, ritrovandosi nella parte più difficile del tabellone. Errore che credo abbiano imparato e, comunque, da non ripetere assolutamente: c'è un'Olimpiade da conquistare in un torneo dalle mille insidie, e l'esperienza di questo Europeo servirà a tutto il gruppo proprio in quest'occasione. L'Italia valeva le prime quattro dell'Europeo e vale l'accesso all'Olimpiade; il gruppo che si è formato merita molto di più di quanto finora ottenuto. Manca poco per diventare grandissime; perciò Forza Azzurre, non mollate e andatevi a prendere l'Olimpiade che meritate!