martedì 29 settembre 2015

Campionato Europeo di volley: Olanda batte Italia 3-0

L'Olanda ci riporta sulla Terra. Nello spareggio per il primo posto del girone A le Ragazze allenate da Giovanni Guidetti trovano la partita perfetta e si sbarazzano dell'Italia in tre set.
Bonitta ripropone il sestetto con Lo Bianco/ Diouf come diagonale, Lucia Bosetti e Del Core come schiacciatrici/ricevitrici, Chirichella e Guiggi al centro, e De Gennaro come libero.
Nel primo set parte subito forte l'Olanda, spinta anche dal grande entusiasmo del suo pubblico, e si capisce subito che per l'Italia sarà una partita difficilissima. Già dalle prime battute soffriamo la difesa olandese che riesce a bloccare il nostro attacco; vi sono scambi lunghi ma li chiude tutti la Sloetijes, che tira fortissimo e in campo. Dopo una reazione firmata Diouf e Chirichella si arriva al time out tecnico sull'8-5 Olanda, ma subito subiamo un parziale che costringe Bonitta a chiamare ancora time out. L'Italia commette troppi errori al servizio e Groteus con la sua parallela e Sloetijes puniscono il muro italiano che oggi è troppo staccato e non riesce mai a bloccare le sassate olandesi. Ancora Diouf Chirichella provano a riportarci sotto, ma Buijs punisce ancora le nostre lacune difensive. L'Olanda è in preda al furore agonistico incitato anche dal pubblico, le Azzurre sembrano soffrire questa situazione e commettono una serie di errori tecnici andando anche in confusione che permettono all'Olanda di chiudere il primo set sul 25-15.
Nel secondo set prova a partire forte l'Italia con l'ace di Lo Bianco e un bel muro di Diouf, ma Sloetijes è un martello implacabile ed annulla il break. Un buon turno di Chirichella in battuta insieme ai punti di Lucia Bosetti e Diouf ricostruisce un break, dove si vedono miglioramenti nel gioco ed anche la ricezione migliora di molto e ci permette di giocare qualche primo tempo. Purtroppo Sloetijes e Buijs annullano ancora lo svantaggio e portano l'Olanda avanti 8-7 al time out tecnico. Comincia una battaglia punto a punto dove è Diouf a tenerci a galla, ma le Azzurre continuano a non essere incisive a muro e a soffrire in ricezione. Bonitta inserisce Caterina Bosetti per avere qualcosa in più in attacco, ma senza reattività in difesa diventa difficile recuperare le Olandesi che vanno avanti 16-12 al secondo time out tecnico, potendo contare anche sull'ace di De Kruijf e su un attacco italiano che non decolla. In uscita dal time out si apre un altro parziale terrificante dell'Olanda che vola 20-12: come prima, le Olandesi riescono a difendere ogni pallone, allungando lo scambio e riuscendo alla fine ad ottenere il punto anche tramite l'uso di pallonetti che puniscono una difesa italiana troppo impiccata. Il muro olandese funziona bene e costringe le Azzurre all'errore quando non riescono a murarle. Grande lavoro delle due centrali olandesi, e nonostante una reazione dell'Italia il secondo set si chiude 25-18 per l'Olanda.
Nel terzo set l'Italia prova ancora a partire forte con Diouf, che è stata la nostra migliore attaccante, ma ancora una volta il nostro muro soffre e Buijs recupera il break per l'Olanda. Si va punto a punto ma l'impressione è che l'Olanda giri comunque meglio in attacco visto che riesce a trovare ottime soluzioni sia dalla diagonale che dalla parallela, favorita da un nostro muro che proprio non riesce ad essere incisivo. Dopo il primo time out tecnico chiuso ancora in svantaggio , Bonitta decide di cambiare ancora, inserendo Sorokaite in posto4, Caterina Bosetti e Valentina Arrighetti. I cambi sembrano dare la scossa, e grazie a Sorokaite e Caterina Bosetti l'Italia riesce a portarsi avanti sul 14-12. Entra anche Malinov, l'Italia allunga sul 16-13 ma in questo frangente sono gli errori al servizio che tarpano le ali alle Azzurre e permettono alle Olandesi, che un po stavano rifiatando, di rimanere in scia e ricucire pian piano lo svantaggio, sfruttando anche un ottimo ingresso di Celeste Plak che non fa rimpiangere la Sloetijes. L'Italia continua a sbagliare e Sorokaite Caterina Bosetti non riescono a trovare continuità in attacco. Plak fa volare l'Olanda fino al 22-19, l'Italia con orgoglio riesce ancora a ricucire con Caterina Bosetti, ma a questo punto ancora un black out decisivo dell'Italia: prima errore al servizio della neo entrata Tirozzi, poi un errore/orrore di incomprensione in difesa lascia cadere un innocuo pallonetto, infine Caterina Bosetti attacca out l'ultimo pallone. E' 25-22 Olanda, che chiude il terzo e vince il match.
C'è davvero poco da salvare stasera per l'Italia. Le Azzurre hanno sofferto in ogni fondamentale: la ricezione è stata quasi sempre in difficoltà, il muro non è mai stato incisivo e ben piazzato con continuità, l'attacco ha faticato parecchio, dove solo la Diouf ha avuto buone percentuali. Le Azzurre non hanno reagito con pazienza e lucidità alla difesa olandese che non faceva cadere un pallone, e sono sembrate subito troppo arrendevoli e poco reattive. Bonitta dovrà lavorare sulla testa delle Ragazze infondendo quella pazienza necessaria a non farle demoralizzare se il pallone non cade subito, e dovrà richiamare alla loro mente tutte le certezze sin qui acquisite dalla squadra. L'Europeo non è finito, anzi; ora ci aspetta il play
off per i quarti di finale. Le Azzurre riposeranno di meno, ma anche una sconfitta bruciante come quella di stasera può essere un mattone per ottenere qualcosa di importante alla fine. Magari per il playoff vedremo in campo da subito l'esperienza e quella cattiveria agonistica che sono qualità insite di Centoni e Sansonna e che magari possono infondere a tutta la squadra. Bisogna rimanere fiduciosi: l'Italia c'è, ha valore, e sicuramente le Ragazze riusciranno a trarre il meglio anche da questa sconfitta, e lo dimostreranno al playoff contro la Croazia.

lunedì 28 settembre 2015

Campionato Europeo di volley: Italia-Slovenia 3-1

Pronostico rispettato nella seconda giornata del girone A agli Europei di volley femminile: l'Italia di Bonitta batte la Slovenia in attesa dello scontro decisivo per il primo posto di stasera contro le padroni di casa dell'Olanda.
Partono forte le Azzurre, schierate con lo stesso sestetto di partenza di ieri, che hanno voglia di chiudere la pratica slovena ( sulla carta la squadra più debole del girone) e dimostrano di non aver preso il match sottogamba. Si mettono subito in evidenza due giocatrici apparse non al meglio nella prima giornata ossia Del Core e Chirichella. Bene in attacco anche Valentina Diouf e ai due time out tecnici l'Italia è avanti 8-1 e 16-4. L'Italia gira in attacco che è una meraviglia, ricostruisce bene il gioco approfittando anche degli errori sloveni. Sul 21-9 Bonitta cambia la diagonale inserendo Malinov e Sorokaite per Lo Bianco e Diouf. Guiggi si mette ancora in evidenza, dall'altro lato la Mlakar prima si fa apprezzare con dei buoni attacchi poi sbaglia tantissimo. Il turno in battuta molto positivo di Chirichella ci porta fino al set point chiuso 25-9 da un grande attacco di Lucia Bosetti dopo una buona difesa di Sorokaite.
Nel secondo set comincia Lo Bianco in battuta e l'Italia parte ancora forte, mostrando tutte le positività del primo parziale, ossia incisività al servizio, bene in attacco, e ottimi muri. Infatti i muri dell'accoppiata Guiggi.Diouf e un turno in battuta ancora positivo di Chirichella ci portano quasi al primo timeout tecnico, ma dobbiamo subire il ritorno della Slovenia sul 7-5. A questo punto sale in cattedra Monica De Gennaro che compie due miracoli e ricostruisce bene per Guiggi che chiude. E' l'inizio di un parziale micidiale, che vede l'Italia difendere alla grande e volare sul 19-12; a questo punto Bonitta cambia la diagonale come nel set precedente e inserisce anche Tirozzi per Lucia Bosetti e Arrighetti per la Guiggi. La Arrighetti entra benissimo in partita ben servita da Malinov e anche Chirichella continua con la sua ottima prestazione fatta di muri e buoni turni in battuta. Set chiuso 25-12.
Nel terzo ti aspetti che le Azzurre chiudano la pratica come nei primi due e invece è la Slovenia a partire forte e ad iniziare una battaglia punto a punto. Tirozzi e Sorokaite non sono molto precise in attacco e vengono ben difese dalle slovene che operano il massimo sforzo e rischiano tantissimo nei loro attacchi che si svolgono soprattutto in diagonale. La Mlakar non sbaglia più e tira a tutto braccio e il set va avanti con break e contro break fino a quando Del Core ci porta avanti sul 16-15. La Chirichella rimane la migliore delle nostre, insieme alla De Gennaro, ma le Azzurre sono fallose e sbagliano molte scelte. La Slovenia si riporta avanti con i muri di Planinsec, segno che l'attacco azzurro si è inceppato, ma è ancora la Chirichella a muro a portarci sotto e Del Core e Sorokaite ci portano ad avere 2 match point: sprecati clamorosamente con un errore al servizio gratuito di Chirichella e un attacco scellerato e un po confusionario. La Slovenia vince il set 26-24, per le Azzurre la pratica non è ancora chiusa e c'è rammarico per come si è svolto il set: nel momento chiave è mancato il giusto approccio, la lucidità e la cattiveria per chiudere set e partita.
La chiusura incolore del terzo set è una sveglia per l'Italia che inizia il quarto set in maniera rabbiosa come se le Azzurre si fossero rese conto dell'occasione appena sprecata. Il servizio e l'attacco torna ad essere incisivo, la difesa è be  piazzata e concentrata e a muro Chirichella continua il suo show personale. L'Italia vola 10-0 e sul 12-1 entra Caterina Bosetti per Tirozzi. Esaurita questa scossa nervosa, la Slovenia prova a riportarsi sotto fino al 14-9. A questo punto sale in cattedra la Del Core che un paio di attacchi precisi dei suoi ristabilisce le distanze, aiutata da tre aces di fila della Arrighetti. Dentro anche la Centoni che ci regala subito il match point, chiuso dal dodicesimo muro di giornata di una fantastica Chirichella 25-11.
Doveva vincere facile l'Italia, ed è stato quasi così; peccato per quel terzo set giocato male e con poco mordente in certe occasioni, compensato però da un quarto set stellare, come anche i primi due. Ad onor del vero non si può pretendere che il motore giri al massimo dall'inizio alla fine, e bisogna anche tener conto degli avversari che comunque ci provano a creare difficoltà sparando in serie anche colpi difficili che se iniziano ad entrare in serie, come è stato per le diagonali slovene del terzo set, complicano la partita. Abbiamo però rivisto al meglio giocatrici come Chirichella e Del Core, Guiggi si è confermata ed anche la Diouf ha giocato bene; Sorokaite ci ha messo un po ad entrare in partita da subentrata, ma dopo un terzo set troppo discontinuo, anche lei ha dato un contributo positivo.
Stasera lo spareggio per il primo posto contro l'Olanda di Guidetti: è il match più difficile del girone e vincere significa guadagnare un importantissimo giorno di riposo in più. Di certo sarà una bella partita, e l'Italia vista nelle prime due giornate può senza dubbio puntare alla vittoria contro le temibili ma giovani olandesi.

domenica 27 settembre 2015

Campionato Europeo di volley femminile: Italia batte Polonia 3-1

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Esordire in una competizione non è mai facile, e come da previsione, la Polonia si è dimostrata avversario ostico, soprattutto quando è riuscita ad alzare il livello in difesa e a scatenare la potenza delle sue attaccanti come Kowalinska e Werblinska.
Bonitta parte con la diagonale Lo Bianco- Diouf, Del Core e Lucia Bosetti come schiacciatrici e Chirichella/Guiggi al centro.
Primo set combattuto e giocato punto a punto. Le Azzurre partono male al servizio, la Polonia ne approfitta e prova a scappare, ma le nostre Ragazze appena trovano un po di continuità in attacco e incisività al servizio si rifanno sotto. La svolta arriva verso la fine del set quando le Azzurre riescono a prendere un break di 4 punti che le permette di portare a casa il set sul 25-20, grazie prima a due aces di Chirichella e poi al turno in battuta di Valentina Diouf.
Nel secondo set parte forte l'Italia con le giocate di Martina Guiggi, autrice di muri e fast spettacolari e coadiuvata da una buona regia diLo Bianco. Ma è un fuoco di paglia e la Polonia piano piano rimonta sfruttando i troppi errori al servizio delle Azzurre e un attacco in difficoltà e poco fluido. Del Core non riesce a carburare e si sente; peccato perchè l'Italia non riesce a concretizzare le tante buone ricostruzioni fatte e la Polonia ci punisce scappando avanti dopo il secondo time out tecnico spinta dai colpi di Skowronska ( positiva solo in questo parziale) Kowalinska e Werblinska, vere macchine da guerra innescate da una buona regia di Wolosz. Bonitta cambia e inserisce Caterina Bosetti per Del Core e cambiando anche la diagonale con in campo Malinov- Sorokaite. Guiggi prova a suonare la carica ma ormai la Polonia è scappata e porta a casa il secondo set.
Il terzo set vede ancora una buona partenza dell'Italia trascinata sempre da Martina Guiggi; purtroppo si ripresentano di nuovo errori al servizio e anche in attacco dove la Polonia riesce a difendere tutto. Le Azzurre sembrano non avere pazienza e non lavorano sulle mani dei muri polacchi. A dare l'esempio e la scossa ci pensa Lucia Bosetticon due attacchi molto lavorati sulle mani avversarie. Era quello che serviva: nel frattempo cresce molto Monica De Gennaro in difesa e la Diouf in attacco ( autrice di un attacco di una potenza inaudita che ha letteralmente demolito il muro polacco; alla fine 23 punti per lei) e l'ingresso di una grintosa ed efficace Valentina Arrighetti al posto della Chirichella ci fa volare sul 16-9. Teniamo il tentativo di ritorno della Polonia ed è un muro di Martina Guiggi a regalarci il 3^set chiuso 25-17.
Nel quarto set l'Italia parte ancora più forte dei set precedenti e il ciclo in battuta della Lo Bianco si dimostra efficace ed incisivo: oltre a un ace mette in crisi la ricezione polacca che diventano molto fallose in attacco soprattutto con Skowronska, ed anche molto prevedibili visti gli ottimi muri di una sin qui poco incisiva in attacco Del Core e Arrighetti che ci fanno volare sul 9-0. Reazione Polonia affidata a Werblinska e Kowalinska che riportano la Polonia sotto fino al 16-11 per l'Italia. È una grande difesa di Lucia Bosetti più un suo attacco a mettere distanza con le polacche e ancora Arrighetti con una grande fast e un muro ci porta sul 21-11. Dopo una incredibile invasione di capelli (!!!!)  fischiata a una scatenata Arrighetti che dà inizio a un mini-break polacco è ancora Martina Guiggi a regalarci set e vittoria sul 25-16.
L'Italia ci ha messo un po a carburare, ma la Polonia si è dimostrata avversario ostico soprattutto come banco di prova all'inizio di una competizione come l'Europeo. Va sottolineato come le Azzurre non si siano scomposte dopo il brutto 2^set, anzi hanno continuato a insistere sulle loro certezze ritrovando man mano tutti i loro punti di forza, come l'incisività al servizio di ognuna di loro, fluidità in attacco con una buona regia di Lo Bianco, attenzione ed incisività in difesa sia a muro che in fase di ricostruzione del gioco. Si può quasi dire che sia stato un bene quel brutto secondo set perchè ha messo alla prova le capacità di reazione alle difficoltà della squadra ed ha dimostrato alle Ragazze che non possono mai mollare di un centimetro in nessun fondamentale e nell'approccio al gioco.
Vittoria importante dunque, visto che come da pronostico l'Olanda ha sconfitto la Slovenia nell'altra partita del girone; Slovenia che sarà la nostra avversaria di domani. Da affrontare con il piglio e il gioco visti nel terzo e quarto set del match di oggi.

venerdì 25 settembre 2015

Campionato Europeo di volley: l'Italia di Bonitta ai raggi X

Domani 26 Settembre inizierà il Campionato Europeo di volley femminile che si svolgerà in Belgio e Olanda. Vi prenderà parte anche l'Italia di Bonitta che è stata sorteggiata nel girone A di Apeldoorn e dovrà affrontare la Polonia, la Slovenia e l'Olanda.
L'Italia si presenta con la consapevolezza di potersela giocare con qualsiasi aversario e di poter arrivare fino in fondo alla competizione. Ancora una volta Bonitta ha costruito un gruppo molto unito e coeso, dove ogni giocatrice è consapevole di avere un ruolo importante e di poter essere utile quando chiamata in causa. E' senza dubbio un gruppo molto variegato dove c'è il giusto mix tra giocatrici più esperte, anche a livello internazionale, e giovani di talento che rappresentano il futuro della nostra Nazionale. Altro aspetto da sottolineare è la possibilità per questa squadra di variare il suo assetto di gioco, anche a gara in corso, avendo delle giocatrici che possono interpretare più ruoli con profitto, e mi riferisco in particolare alla capacità di giocare sia da opposto che in posto 4 per Sorokaite.
Ma vediamo nel dettaglio le 14 atlete selezionate da Bonitta ruolo per ruolo.
Alzatrici: Eleonora Lo Bianco, Ofelia Malinov - In cabina di regia troviamo subito questo mix tra esperienza e gioventù che sembra una strada giusta da perseguire. Leo Lo BIanco non ha certo bisogno di presentazioni, è una leggenda del volley femminile italiano, ha vinto tutto con la Nazionale e a livello di club, e ancora adesso è una delle migliori interpreti mondiali del ruolo. La sua classe, la sua intelligenza pallavolistica saranno utilissime nei momenti decisivi dei match. Al suo fianco la giovanissima Malinov, figlia d'arte, e un talento cristallino: insieme alla Orro rappresenta il futuro del ruolo nella Nazionale azzurra. Dopo essere stata protagonista con tutte le selezioni azzurre juniores e dopo un'estate molto positiva con la Nazionale A, Bonitta ha deciso di portare lei all'Europeo lasciando a casa una giocatrice di valore come la Signorile. Oltre a una buona capacità di regia, dove di certo deve migliorare, ha dalla sua la capacità di essere molto incisiva in battuta, dove è capace di battere come una schiacciatrice ( ruolo ricoperto ai suoi inizi pallavolistici), e riesce ad essere molto incisiva a muro e con i suoi attacchi di seconda improvvisi.
Opposte: Nadia Centoni, Indre Sorokaite, Valentina Diouf - Anche in attacco osserviamo la presenza di Nadia Centoni, esperienza internazionale da vendere visti i tanti anni spesi all'estero sempre in club di altissimo livello che l'hanno portata a giocare da protagonista le massime competizioni internazionali. Agli scorsi Mondiali diede un grande contributo, non solo in termini tecnici, ma anche come apporto caratteriale e di positività trasmesso al gruppo. A fianco a lei Valentina Diouf, una delle note più positive degli scorsi Mondiali: sa essere devastante in attacco, dove può ancora migliorare specialmente nella gestione di alcun palloni non proprio nelle sue corde, e una presenza importante a muro, oltre a una battuta che sa mandare in crisi le ricezioni avversarie. Poi c'è Indre Sorokaite, la cui crescita nelle ultime stagioni è stata esponenziale: grande potenza e precisione nei suoi attacchi, riuscendo ad imprimere spesso anche una grande velocità alla palla; la sua pipe è una sentenza, le sue battute sono devastanti, ed ha questa grandissima qualità di poter giocare anche in posto 4, cosa che arricchisce le rotazioni e la varietà del nostro gioco. Ha un carattere sempre positivo e lo infonde a tutte le sue compagne.Probabilmente sarà lei a partire titolare.
Schiacciatrici: Antonella Del Core, Lucia Bosetti, Caterina Bosetti, Valentina Tirozzi - Reparto schiacciatrici molto variegato con un unico comun denominatore: la capacità di essere pronte ed incisive in ricezione e in difesa, e la capacità di mettere giù tanti punti in attacco fornendo buone opzioni alla palleggiatrice. La Del Core è la schiacciatrice con più esperienza, ha vinto tutto a livello di club, e sa essere formidabile in attacco. Lucia Bosetti la ritroviamo in Nazionale dopo l'infortunio che non le ha permesso di disputare i Mondiali e ne ha condizionato la sua stagione in Turchia: sa essere preziosissima in ricezione, le sue battute sono tra le più insidiose del circuito ed è una presenza in attacco. La sorella Caterina è molto dotata in attacco e in battuta, può migliorare in ricezione e sicuramente le esperienze in Brasile e Turchia le sono state molto utili. Infine c'è Valentina Tirozzi, Campione d'Italia con Casalmaggiore e autrice di una grande stagione; anche lei è sa essere devastante in attacco e in battuta e fornisce un ottimo apporto in difesa. Convocazione meritata che si è confermata per tutta l'estate: sarà una risorsa importante.



Centrali: Valentina Arrighetti, Martina Guiggi, Cristina Chirichella - Al centro troviamo una grande coppia con Arrighetti e Guiggi: entrambe con tanta esperienza di alto livello, una ha vissuto gli ultimi successi di Bergamo, l'altra le epopee di Novara e Pesaro ed inoltre hanno partecipato a pagine importanti della Nazionale. Sono una certezza dal punto di vista tecnico, sanno essere importanti con i loro muri e le loro fast. A fianco a loro la giovane rampante, quella Cristina Chirichella che già si è messa in luce ai Mondiali e che può crescere ancora tantissimo. L'impressione è che sarà lei a partire titolare e saranno Arrighetti e Guiggi ad alternarsi. La Chirichella ha molto talento e può migliorare a muro, dove a volte appare un po troppo scomposta e quasi svagata e in ricezione; attenzione alla sua battuta: quando entra produce aces e mette in grande difficoltà la ricezione avversaria. In un volley dove l'incisività al servizio sta diventando sempre più determinante, è un fattore da non sottovalutare.
Liberi: Monica De Gennaro, Stefania Sansonna - In questo ruolo credo che abbiamo le due interpreti migliori d'Europa e tra le prime tre mondiali. Monica De Gennaro è cresciuta tantissimo e l'anno scorso è stata eletta miglior libero dei Mondiali. Il suo livello è sempre altissimo, e le sue difese sanno essere formidabili ed in grado di iniziare buone ricostruzioni di gioco. Stefania Sansonna è arrivata tardi in Nazionale, non certo per colpa sua, ma il livello è lo stesso della De Gennaro. Le sue difese sfidano le leggi della fisica, ed insieme alla sua generosità ed alla sua grinta sanno trascinare la squadra ma anche il pubblico. Unito tutto ciò alla sua grande positività è anche un elemento cardine dello spogliatoio.
In definitiva, Bonitta ha cercato di costruire un gruppo non solo variegato e aperto a più soluzioni di gioco, ma anche un gruppo di un livello omogeneo, naturalmente tendente verso l'alto. Infatti in un torneo concentrato come il Campionato Europeo sarà fondamentale la gestione delle energie e avere la possibilità di esplorare molto la panchina senza perdere nulla delle caratteristiche della squadra può risultare un fattore determinante per arrivare fino in fondo. Tutte le giocatrici verranno impiegate, e tutte loro sanno di avere un ruolo importante per arrivare alla meta finale. In bocca al lupo a Coach Bonitta e in bocca al lupo alle Azzurre!

martedì 22 settembre 2015

Italvolley, vedi Napoli e poi vinci

Si è chiuso il weekend di amichevoli preparatorie ai prossimi Campionati Europei di volley per l'Italia di Marco Bonitta. Erano state infatti organizzate due amichevoli con la Germania del coach italiano Luciano Pedullà ed entrambe hanno visto due nette vittorie delle Azzurre per 3-0 e 3-1.
Si è giocato a Napoli, e la risposta della città è stata straordinaria, a testimonianza di quanto il sud abbia fame di sport, e lo stesso sport possa essere un formidabile veicolo per il rilancio di questo territorio che meriterebbe strutture adeguate. Certamente a favorire la grande presenza di pubblico è stata anche la presenza delle 4 atlete campane della Nazionale, vale a dire Del Core, l'acclamatissima Chirichella, De Gennaro e Tirozzi.
Il pubblico non è rimasto certamente deluso dalle prestazioni offerte sabato e domenica contro una buona Germania; non ingannino i tabellini che parlano di 3-0 e 3-1, le tedesche sono una squadra di livello che hanno fatto vedere ottime giocate e che hanno messo in difficoltà più volte le Azzurre, in particolare con i colpi di Kozuch, Brinker e Weihenmaier. Proprio alla luce di questa considerazione vanno visti positivamente i parziali ottenuti dalla Nazionale: nonostante in alcuni momenti dei set le tedesche ci abbiano messo sotto pressione, la reazione delle Azzurre è stata sempre pronta e abbastanza lucida, mantenendo il controllo dei set.
Emerge, come anche agli scorsi Mondiali, la solidità di un gruppo nel quale ogni componente può e sa di essere protagonista e di poter dare un contributo importante ogni volta che è chiamato in causa. La guida di Bonitta è sempre lucida e sicura, nonchè molto precisa ed attenta ad ogni dettaglio. Tra sabato e domenica il coach ha ruotato tutte le giocatrici a disposizione, ottenendo risposte positive da ognuna di loro, e soprattutto, senza che il gioco della squadra ne abbia risentito. L'alternanza tra Lo Bianco e Malinov al palleggio non ha prodotto cali di qualità nella distribuzione delle palle, e questa sarà un'arma importante per gestire bene le energie durante gli Europei senza togliere certezze alla squadra. L'attacco è devastante ed aperto a molteplici soluzioni: sabato nel ruolo di opposto ha giocato la Diouf e la sua prestazione è stata molto positiva con 15 punti; domenica invece ha giocato la Sorokaite, la quale è stata MVP del match con 17 punti e tanti attacchi di una potenza e fluidità eccezionali. Il bello è che le due giocatrici non sono antitetiche tra loro, ma possono anche giocare insieme spostando la Sorokaite da schiacciatrice. Non bisogna dimenticare Centoni e Costagrande, che pure possono essere intercambiabili, ed hanno dato buone indicazioni in ogni fondamentale e sono in crescendo di condizione fisica. La Costagrande è stata importante nel 4^set di domenica ricacciando indietro la Germania con tre attacchi di fila uno più preciso dell'altro. Non bisogna dimenticare certamente Del Core e le sorelle Bosetti, che si sono alternate tra sabato e domenica e che sanno dare il giusto contributo in difesa, ma hanno fatto sentire anche il loro peso in attacco quando serviva. Nel ruolo di centrale abbiamo visto la presenza fissa di Cristina Chirichella, in crescendo tra le partite di sabato e domenica nella quale ha messo a segno 13 punti con ben 6 muri; ad affiancarla si sono alternate Valentina Arrighetti e Martina Guiggi che apportano quell'esperienza, talento ed intelligenza pallavolistica necessari a questo livello.
Siamo completi anche nel ruolo di libero dove la De Gennaro si è ormai consacrata al vertice del ruolo, ed anche in questo weekend lo ha dimostrato con tante giocate importanti. Non è da meno Stefania Sansonna, a mio giudizio sul podio mondiale del ruolo: la sua grinta e generosità unite alla sua intelligenza pallavolistica la portano a fare dei salvataggi e delle giocate davvero miracolose e quasi impossibili che hanno infiammato e trascinato anche il pubblico napoletano.
Si è vista una Nazionale che quando riesce ad essere incisiva con il servizio comanda gli scambi e non ha problemi nè in attaco nè in difesa; abbiamo ammirato un gioco fluido con alcuni sprazzi davvero elevati, e tante buone ricostruzioni di gioco partite da buone difese di squadra e tradotte in attacchi proficui e precisi.
In definitiva il lavoro impostato per l'Europeo è stato molto buono e credo che l'Italia si stia preparando nel migliore dei modi. Il gruppo sembra davvero coeso e non vorrei essere nei panni di Bonitta perchè sarà davvero difficile stilare la lista delle 14: nessuna delle ragazze convocate in questo periodo di preparazione, infatti, meriterebbe l'esclusione perchè tutte di talento e perchè tutte hanno dimostrato di poter essere utili in maniera importante alla causa azzurra. Sicuramente ci sono alcuni aspetti su cui lavorare per migliorare ancora, ma con la guida sapiente di Bonitta e il talento, l'intelligenza e la coesione di questo gruppo si può essere fiduciosi avendo la sensazione e la certezza che queste Ragazze stanno dando e daranno tutto per crescere e scrivere un'altra pagina importante del volley femminile italiano, magari con vista Rio 2016.

venerdì 18 settembre 2015

Sara Anzanello, il ritorno della leonessa

"Dove eravamo rimasti?" così esordì il compianto Enzo Tortora il giorno del suo rientro in onda dopo la triste ed assurda vicenda giudiziaria di cui fu protagonista. In questo caso non ci sono vicende giudiziarie per fortuna, ma è stata la prima frase che mi è venuta in mente apprendendo l'ufficialità del ritorno di Sara Anzanello all'Igor Novara; più precisamente, farà parte della squadra che gioca la serie B1 ed è composta dalle under 18 dell'Igor tranne appunto la Anzanello.
Questa non è una semplice notizia di volley mercato, dato che la storia di Sara Anzanello va raccontata ed è una di quelle storie che solo lo sport rende speciali. Sara Anzanello è una delle pallavoliste italiane più vincenti di sempre, campionessa del mondo in quella fantastica Nazionale del 2002, argento europeo, oro in Coppa del Mondo e al World Gran Prix ( dove viene premiata in un'edizione per il miglior muro) vincitrice di Coppa CEV e Coppa Italia a livello di club. Insomma la Anzanello è uno dei totem del volley femminile italiano.
Il suo ruolo è quello di centrale, e fin da giovanissima si fa apprezzare per il suo talento, le sue giocate, soprattutto a muro, la sua generosità, coraggio e determinazione, che la portano ad essere ingaggiata dai top club italiani. Tutto questo fino al marzo del 2013 quando deve precipitosamente rientrare in Italia dall'Azerbaijan dove nel frattempo si era trasferita a giocare a causa di problemi al fegato. Problemi così gravi che ne misero in pericolo la vita e resero necessario un trapianto di fegato. Operazione andata a buon fine per fortuna, ma da qui cominciava una nuova tappa: la convalescenza e la riabilitazione sono state molto lunghe, sono stati necessari mesi di ricovero. Queste vicissitudini avrebbero potuto stroncare chiunque, ma non una campionessa come Sara, che, come tutti i campioni, si riconosce dalla mentalità prima ancora che dal fisico e dalle doti tecniche. Gradualmente è tornata ad una vita normale, l'anno scorso è stata team manager del Club Italia in A2, e quest'estate tra un camp e un po di beach volley è tornata ad allenarsi spinta da una grande voglia e obiettivo: tornare in campo! L'occasione gliela dà Novara, proprio la squadra che l'aveva fatta esordire diciannovenne, e questo è un aspetto romantico che rende la storia ancor più meritevole di essere descritta. Giocherà con le under 18 che avranno la fortuna non solo di condividere il campo, ma anche gli allenamenti a fianco di una campionessa dalla quale imparare i segreti per essere campionesse nel campo e fuori.
Sara Anzanello riprende da dove aveva lasciato, da quella passione mai sopita per il volley che l'ha accompagnata durante questo difficile percorso e che adesso potrà tornare a vivere a 360 gradi come è sempre stata abituata a fare, con il coraggio e la determinazione di una vera leonessa. In bocca al lupo di cuore, Sara!

martedì 15 settembre 2015

La lista degli impresentabili secondo la Wada

Nella giornata di oggi la Wada, l'Agenzia Mondiale Anti-Doping ha pubblicato una lista nera di 114 soggetti definiti "impresentabili" che gli atleti di qualsiasi federazione non potranno frequentare, o consultare per programmi di allenamento e qualsivolglia altro tipo di consulenze,  come stage e visite, pena una squalifica di un anno in caso di prima violazione e di due anni in caso di seconda violazione.
Il criterio usato per compilare questa black list è molto semplice: si tratta di soggetti che abbiano ricevuto almeno una sanzione dalle autorità antidoping nazionali, e che queste ultime abbiano poi provveduto a segnalarlo alla Wada. In questa lista sono presenti medici, farmacisti, allenatori, ex atleti, direttori sportivi, insomma tutti coloro che rientrino nel parametro appena illustrato. Scorrendo tra i vari nomi salta subito all'occhio la presenza maggioritaria di italiani: ben 61 dei 114 componenti di questa lista sono infatti di nazionalità italiana. E' presente il dott. Michele Ferrari (inibito a vita), il cosiddetto dottor Mito tanto è vero che a lui si rivolgevano atleti di diverse discipline sportive; il dott. Santuccione, coinvolto anch'egli in inchieste sul doping e per la cui frequentazione già una volta era stato squalificato il ciclista Danilo Di Luca; il farmacista Nigrelli coinvolto nel "caso Lampre"; ex corridori nel frattempo divenuti direttori sportivi come Mariano Piccoli e Bruno Leali. Questi sono alcuni dei nomi di italiani presenti in lista, magari i più famosi per chi segue anche questo tipo di cronache, e tutti quanti hanno ricevuto sanzioni dalla nostra autorità antidoping.
Ma tutto questo cosa significa, che l'Italia è il centro del doping, o che i nostri medici e massaggiatori siano i migliori nello scoprire ed usare pratiche dopanti? Niente di tutto ciò per fortuna. La presenza massiccia di italiani è data semplicemente dalla nostra stringente legislazione in materia, molto più stringente che in tanti altri Paesi. In Italia le inchieste sul doping non solo riescono ad arrivare a una conclusione, ma i soggetti coinvolti, se colpevoli, sono anche condannati ed in maniera esemplare. So che questa può sembrare una banalità, ma per quanto riguarda questa materia noi italiani siamo all'avanguardia, molto di più che in tanti altri Paesi dove tanti soggetti coinvolti non arrivano ad essere condannati. Per capirlo basta guardare gli assenti di questa lista: il nome più eclatante è quello del dott. Eufemiano Fuentes, spagnolo e mente di quel sistema illecito che portò allo scoppio della "Operacion Puerto" ormai diversi anni fa. A seguito di questa inchiesta furono condannati ciclisti come Basso e Ullrich che ammisero i loro rapporti con il dott. Fuentes, solo per citare i più famosi. Valverde fu condannato solo in Italia, ma la sua squalifica dopo una serie di ricorsi non fu mai estesa dall'Uci. Ma non era solo il ciclismo ad essere coinvolto, ma si parlava anche di calcio, tennis e altri sport. Ebbene, le indagini gradualmente furono fermate e insabbiate, troppo scomodo e ingombrante spiegare così il boom sportivo spagnolo, e addirittura Fuentes non è mai stato condannato dall'autorità antidoping spagnola, motivo per cui non è presente in lista. Troppe agenzie nazionali non collaborano, esercitano controlli troppo blandi e condannano solo in presenza di casi così eclatanti da non poterne fare a meno. La mente va anche alle federazioni come l'Uci che coprì Armstrong o agli ultimi casi di copertura in seno alla Iaaf. Perlomeno in lista ci sono il capo allenatore dei marciatori russi, un tecnico giamaicano dell'atletica e il supporto spagnolo di Lance Armstrong, proprio perchè casi troppo eclatanti per non prendere provvedimenti.
Questa lista ha rappresentato un notevole passo avanti, ma se si vuole fare uno step decisivo nella lotta al doping occorre che tutte le autorità nazionali collaborino, e soprattutto che tutte le varie legislazioni nazionali in materia siano più vicine e simili tra loro. Se tutti applicassero il nostro sistema di controlli e sanzioni, al prossimo aggiornamento della lista siamo sicuri che saranno ancora gli italiani la maggioranza?