La Nazionale di volley femminile è fuori dall'Europeo. Le Azzurre si sono dovute arrendere alla Russia che ha vinto per 3-1 ed accede così alla semifinale. Davvero difficile commentare questo match dalle emozioni forti e che è stato il migliore giocato dalle Azzurre sotto ogni punto di vista. Oggi si è perso davvero per dettagli, qualche episodio controverso e anche un po di sfortuna.
Bonitta decide di partire con la diagonale Lo Bianco/Diouf, le sorelle Bosetti in banda, Guiggi e Chirichella centrali e De Gennaro libero.
Primo set che vede un ottimo avvio dell'Italia con Lucia Bosetti, Diouf e Chirichella. La Russia non si scompone e inizia un duello punto a punto che vede l'Italia andare al time out tecnico avanti 8-6 dopo un paio di check chiamati da ambo le parti e le proteste di Marichev ( una costante del match) che spezzettano molto il gioco. Dopo il time out l'Italia esprime un grande volley e con Lucia Bosetti e i muri di Guiggi e Chirichella si porta sul 16-11. L'Italia è incisiva al servizio e così facendo mette in crisi la ricezione russa che attacca in maniera prevedibile trovando il nostro muro sempre pronto. A questo punto la Russia riesce a reagire iniziando a sfruttare il loro muro molto alto che blocca gli attacchi delle Azzurre, e anche Kosheleva inizia a carburare. Si ritorna punto a punto con l'Italia che riesce a trovare un altro break subito recuperato dalle russe. Caterina Bosetti appare un po in difficoltà a trovare le giuste soluzioni offensive contro il muro russo e il suo servizio sbagliato regala ancora la parità alla Russia sul 22-22. Ora è la Russia a trovare un break che la porta a due set point, ma un check contestato dal ct russo e un ace di Chirichella mandano il set ai vantaggi. Qui inizia una battaglia furibonda con l'Italia capace di annullare ancora altri set point alla Russia, fino ad arrivare sul 27 pari quando una chiamata arbitrale totalmente errata chiama caduta nel nostro campo una palla che invece non lo era; le Azzurre riescono a pareggiare ancora, poi Fetisova e Kosheleva trovano i due punti che danno il set alla Russia.
Nel secondo set l'Italia trova subito una buona reazione e parte forte con i muri di Guiggi e i buoni servizi di Chirichella, seguiti ancora da una Lucia Bosetti ispirata in attacco e due fast spettacolari di Guiggi, davvero scatenata; entra Del Core per Caterina Bosetti e si fa subito sentire in attacco e a muro, dove continua a dire la sua anche la Chirichella, la quale ci fa volare sul 14-7. L'Italia gioca benissimo e riesce a imbrigliare l'attacco russo che inizia a provare soluzioni improbabili. La Diouf porta l'Italia sul 18-8 ma a questo punto la Russia riesce a trovare una grande reazione con Goncharova, Kosheleva, e un ace di Fetisova porta la Russia sul 19-23. Ci pensano Lucia Bosetti e Diouf a chiudere il set sul 25-20.
Il terzo set vede una partenza sprint della Russia che vola sul 4-1 e sull'8-5 al primo time out tecnico spinta dai colpi di Kosheleva e Goncharova. L'Italia però non molla e reagisce al momento di difficoltà e pian piano trova la rimonta con i muri e le fast di Chirichella, gli attacchi sapienti di Del Core e il contributo di Nadia Centoni, entrata al posto di una Valentina Diouf non sempre precisa in attacco in questo parziale. L'Italia riesce a portarsi in vantaggio sul 15-13, sfoderando un grande carattere, ma ancora la Russia riesce a recuperare e a portarsi in parità, approfittando di qualche errore in attacco per cercare di aggirare il fortissimo muro russo. Kosheleva, Fetisova, Goncharova riportano avanti la Russia, ma l'Italia reagisce e Del Core con due grandissimi attacchi, uno con pallonetto e un altro in diagonale riporta avanti l'Italia sul 23-22. Non basta perchè la Russia approfitta di un errore di Del Core e di un muro subito dalla Chirichella che produce una inascoltata richiesta di check dell'Italia per possibile invasione russa; l'ace russo per il 25-23 è l'ultima beffa di un set che lascia l'amaro in bocca visto come si è sviluppato.
Nel quarto set la Russia parte forte e prova a scappare sul 3-1, ma Lucia Bosetti e una positiva Centoni portano l'Italia avanti 4-3. Al primo time out tecnico si arriva sull'8-7 Russia frutto dei colpi di Kosheleva in attacco e Fetisova a muro. In uscita dal time out è buio pesto per l'Italia che commette invasione a rete e lascia cadere un palleggio di seconda sul 10-7. Chirichella e Del Core riportano a -1 l'Italia, ma nell'azione successiva gli arbitri non fischiano un fallo sul terzo tocco russo e Centoni viene murata. A questo punto Bonitta cambia la diagonale, ma la mossa si rivela infruttuosa: Malinov sbaglia il servizio e la Diouf viene murata consentendo alla Russia di andare 16-12. E' la svolta del set, l'Italia si inceppa in attacco dove non riesce a trovare soluzioni produttive contro il muro russo subendo muri anche sfortunati, come ad esempio un muro russo che ferma la palla sul nastro e questa cade nella metà campo azzurra. Chirichella, Centoni e Del Core provano ricucire fino al 19-17, e poi fino al 21-20, ma la Russia non trema e con Kosheleva e Goncharova, più il muro, trova il 25-20 che le permette di vincere set e partita e andare in semifinale.
Per l'Italia una grande amarezza giocare la miglior partita dell'Europeo e venire eliminata; oggi è difficile trovare dei peccati capitali da ascrivere alle nostre Azzurre. L'atteggiamento è sempre stato quello giusto, le ragazze non hanno mai mollato e la voglia di andare a riprendere i set anche nei momenti in cui sembravano compromessi ne è la prova. Tecnicamente le Azzurre hanno fatto quello che dovevano fare: gli errori al servizio sono stati meno evidenti rispetto alla partita con l'Olanda, il muro ha funzionato e anche la difesa in ricostruzione è stata positiva. Il problema è che le russe riuscivano ad attaccare palloni veloci ad altezze siderali che si traducevano in colpi oggettivamente quasi impossibili da difendere; quando le Azzurre sono state capaci di mettere in crisi la loro ricezione impedendo alla palleggiatrice di organizzare l'attacco in questa maniera ne uscivano attacchi prevedibili che il nostro muro è stato bravo ad intercettare. Di contro il nostro attacco ha sofferto l'altissimo muro russo: inutile insistere troppo con il pallonetto ed inutile continuare ad attaccare alto sul muro visto che il risultato era quasi sempre quello di vedersi stampare una murata in faccia; bisognava provare con diagonali strette, o, in alcuni casi, con parallele molto strette, cosa che Del Core e Centoni sono state in grado di fare esponendosi però a qualche errore di imprecisione che non poteva non essere messo in preventivo. Non ha convinto la mossa di Bonitta nel 4^set di cambiare la diagonale in un momento in cui la squadra tutto sommato stava girando e stava recuperando: l'ingresso di Malinov e Diouf purtroppo non ha portato gli effetti sperati e ha contribuito a scavare quel buco che è risultato poi decisivo nell'economia del set e del match. Il ct conosce meglio di tutti le sue giocatrici ed avrà avuto i suoi buoni motivi ma stavolta ci ha lasciato molto perplessi: perchè togliere certezze alla squadra proprio nel momento decisivo del set?
Tolti questi punti critici non si può davvero rimproverare null'altro all'Italia: Guiggi e Chirichella hanno inciso tanto con i loro muri e i loro primi tempi, De Gennaro è stata ottima, Diouf almeno all'inizio ha fatto il suo prima di venire imbrigliata dal muro russo, ma chi le è subentrata ( Centoni ) ha fatto bene; Del Core e Lucia Bosetti ci hanno dato tanto sia in fase difensiva che in attacco. Davvero oggi si è perso per dei dettagli, che appena individuati dallo staff tecnico potranno far crescere questo gruppo ancora di più, soprattutto in vista del torneo pre- olimpico di gennaio.
Alla fine credo che il rimpianto e il rimprovero che questa Nazionale può farsi non sta nella partita di oggi, ma in quella di lunedì con l'Olanda. Se il match di oggi è apparso alla portata delle Azzurre, con queste ultime che se la sono giocata fino alla fine con le campionesse d'Europa russe, a maggior ragione lo era quello contro l'Olanda. Se le Azzurre avessero avuto lo stesso approccio di oggi, se avessero avuto la stessa voglia di non mollare mai e di recuperare anche le situazioni più disperate forse non avrebbero perso, ritrovandosi nella parte più difficile del tabellone. Errore che credo abbiano imparato e, comunque, da non ripetere assolutamente: c'è un'Olimpiade da conquistare in un torneo dalle mille insidie, e l'esperienza di questo Europeo servirà a tutto il gruppo proprio in quest'occasione. L'Italia valeva le prime quattro dell'Europeo e vale l'accesso all'Olimpiade; il gruppo che si è formato merita molto di più di quanto finora ottenuto. Manca poco per diventare grandissime; perciò Forza Azzurre, non mollate e andatevi a prendere l'Olimpiade che meritate!
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