In testa troviamo anche la Fiorentina, capace di una vittoria autoritaria e convincente contro un Milan troppo brutto per essere vero e che è sembrato più simile a quello disastroso dell'ultimo anno che a quello più convincente visto in estate. Mihajlovic dovrà lavorare parecchio, e quello che è apparso evidente è ancora una volta la totale assenza di qualità a centrocampo, dove una volta imbrigliato De Jong si fa fatica a costruire un'azione degna di questo nome: non si capisce come non si decida in società di intervenire in maniera importante su questo reparto piuttosto che rincorrere la chimera Ibrahimovic e addirittura giocare l'azzardo Balotelli, azzardo che in una stagione di ricostruzione come questa non poteva essere assolutamente corso.
Onore e merito a Paulo Sousa che ha preparato benissimo la sua Fiorentina e l'ha disposta in maniera perfetta con Ilicic e Bernardeschi autori di un'ottima prova e Borja Valero a orchestrare tutta la manovra partendo un pochino più indietro; di certo l'espulsione fiscale ed esagerata di Rodrigo Ely li ha agevolati parecchio, ma hanno meritato in pieno. Emblematici gli olè del pubblico per i possessi palla prolungati del secondo tempo, e tutto questo anche al netto del caso Joaquin che non ha avuto ripercussioni sulla squadra.
Vittoria convincente del Torino a Frosinone; ciociari all'esordio in A che partono forte, vanno in vantaggio con Soddimo e si lasciano preferire nel primo tempo, e rimonta granata nella ripresa dove vengono fatti valere esperienza e maggior tasso tecnico. Quagliarella prima e Baselli poi regalano la vittoria al Torino e la sensazione che quest'anno con Mister Libidine Ventura e i suoi affamati e talentuosi giovani ci sarà da divertirsi parecchio. Frosinone da rivedere, ma tra le neo promosse forse è quella che ha destato maggior impressione nonostante il crollo del secondo tempo.
A proposito di crolli quello più clamoroso è stato quello dell'Empoli: primo tempo scoppiettante, chiuso in vantaggio grazie a Saponara, ma il vantaggio poteva essere più ampio; ripresa da incubo, con il Chievo che viene fuori, aumenta la qualità del proprio gioco e ne fa tre con Meggiorini , Birsa e Paloschi. Ottimo anche Castro nella ripresa del Chievo. La sensazione è che l'Empoli abbia cambiato molto, forse troppo, e questo crollo,per come è vento, fa aleggiare sinistri sospetti di candidatura a retrocessione.
Tonfo della Juventus storico: mai sconfitta in casa alla prima giornata di campionato! Ne ha approfittato l'Udinese, alla quale è bastata una prestazione ordinata, difensiva eaggressiva e il guizzo di Thereau alla mezz'ora del secondo tempo per avere la meglio su una Juve ampiamente in rodaggio, con infortunati e uomini in condizione precaria. Di certo si è sentita la mancanza di Pirlo, Tevez e Vidal, non solo da un punto di vista tecnico ma anche di leadership: sarà pronto Pogba a farsi carico di una simile eredità?Questa partita suggerirebbe una risposta negativa, ma siamo solo all'inizio e non è giusto lanciarsi in giudizi affrettati. Occhio però alle ormai classiche partenze lente di Allegri.
Vince anche l'Inter, al novantatreesimo con una perla di Jovetic contro l'Atalanta, in una partita dove non si è visto un gran gioco e anche l'Inter ha dimostrato di essere ancora un cantiere aperto. L'Atalanta ha pensato a difendersi, ancora di più dopo essere rimasta in dieci, ma si è dimenticata di marcare Jovetic proprio all'ultimo secondo. Inter ingiudicabile, bisognerà aspettare la fine del mercato e vedere chi andrà via e chi arriverà, visto che Mancini continua a chiedere rinforzi e a bocciare giocatori. Però una vittoria è sempre una vittoria e aiuta per l'autostima e la percezione di essere sulla buona strada.
Esordio con vittoria all'ultimo anche per il Palermo, che batte 1-0 un Genoa rimaneggiato dalle assenze grazie a un gol del neo acquisto El Kaoutari. Senza Dybala sarà dura, ma l'accoppiata Vazquez- Trajikovski promette di essere interessante. Genoa all'ennesima rivoluzione estiva, ed in attesa di innesti dal mercato per quanto riguarda un esterno difensivo e anche un esterno d'attacco: tanto lavoro per Gasperini chiamato ancora una volta a plasmare un gruppo profondamente rinnovato.
L'unico pareggio di giornata lo hanno regalato Verona e Roma. Verona in vantaggio con Jankovic capace di mettere in grande difficoltà una Roma che, nonostante schierasse molti dei nuovi acquisti estivi come Dzeko e Salah, è sembrata ancora troppo vicina a quella della seconda parte di stagione scorsa, ossia troppo lenta, involuta e prevedibile. Florenzi la salva con un tiro tutt'altro che irresistibile, ma che trova la collaborazione del portiere scaligero Rafael nel finire in rete. Garcia dovrà porre presto rimedio per non essere travolto dalle pressioni e aspettative di una piazza difficile come quella romana che dopo questo mercato si aspetta una stagione finalmente foriera di titoli, ed è già sul piede della contestazione dopo appena una partita peraltro pareggiata su un campo che comunque, al di là dei demeriti della Roma, sarà difficile per chiunque.
In definitiva la prima giornata ci ha detto che le grandi sono ancora in rodaggio, aspettando gli ultimi colpi di mercato, che le piccole ne hanno approfittato e molte di loro hanno delle squadre interessanti, e che chi sembrava candidato a un campionato di sofferenze per evitare la retrocessione si troverà proprio in quella posizione.